FUNIBER celebra la conferenza finale del progetto Erasmus + DigitalTA a Santander, con varie presentazioni e workshop

FUNIBER celebra la conferenza finale del progetto Erasmus + DigitalTA a Santander, con varie presentazioni e workshop

La Fondazione Universitaria Iberoamericana (FUNIBER), insieme agli altri partner del progetto Erasmus+ DigitalTA (2022-2025), ha celebrato lo scorso 5 e 6 maggio la conferenza finale “Connettere, dialogare e trasformare: l’educazione al servizio della transizione” del progetto presso l’Universidad Europea del Atlántico (Università Europea dell’Atlantico, UNEATLANTICO), con lo svolgimento di diverse conferenze e workshop. L’evento era rivolto al mondo professionale della formazione degli insegnanti, ma anche agli studenti universitari, e ha riunito 290 partecipanti della comunità educativa.

L’evento è coinciso con l’inaugurazione della seconda Settimana Internazionale Erasmus+ (International Staff Week 2025), organizzata dall’Ufficio Relazioni Internazionali (ORI).

L’obiettivo principale del progetto è migliorare la formazione pratica degli insegnanti della scuola primaria e secondaria nella formazione iniziale e continua (in particolare dei docenti alle prime esperienze) nei Paesi dell’Unione Europea, riducendo l’esaurimento e il logoramento professionale. I partner che partecipano al progetto appartengono a istituzioni europee di formazione iniziale e permanente del personale docente provenienti da Belgio, Repubblica Ceca, Irlanda, Polonia e Spagna.

La conferenza, coordinata da Josep Alemany e dal dott. Thomas Prola, coordinatori del progetto DigitalTA, mirava ad affrontare il fenomeno della transizione professionale ed educativa da una prospettiva multidisciplinare, concentrandosi sull’apprendimento professionale della professione docente a partire dal completamento della formazione universitaria iniziale.

Nel corso delle due giornate si sono svolti due interventi principali incentrati sui risultati e sugli impatti del progetto, oltre a otto workshop e una conferenza magistrale sulla formazione del corpo docente, tenuta dall’esperto spagnolo Pepe Menéndez.

La neuroeducazione nella transizione, le metodologie di lavoro in aula e l’uso della piattaforma sono stati trattati da esperti internazionali, con la partecipazione di studenti e docenti europei esterni. I workshop, coordinati dalla dott.ssa Silvia Pueyo (UNEATLANTICO), dalla dott.ssa Anna Szczepanek-Guz (Uniwersytet Jana Kochanowskiego w Kielcach, Polonia) e dal dott. Thomas Prola, hanno coinvolto 190 partecipanti nel corso dei due giorni di attività, e si sono concentrati sulla metodologia riflessiva, una escape room formativa di neuroeducazione e sulla piattaforma DigitalTA.

La conferenza di lunedì si è concentrata sui risultati del progetto. La sessione è iniziata con l’intervento di un’altra Accademia di Docenti Erasmus+, Scientific Literacies in the (Mis-)Information Age (SciLMi), a cura di Maria Steger, coordinatrice scientifica del progetto, che ha presentato i primi risultati. Il progetto, che si concluderà il prossimo anno, è incentrato sull’impatto della disinformazione nell’ambito educativo e sulla formazione di tutti gli studenti affinché possano agire come cittadini democratici responsabili, competenti ed efficaci.

Dopo il suo intervento, il dott. Thomas Prola ha presentato gli altri partner invitati. La dott.ssa Iva Koribská (Univerzita Palackého v Olomouci, Repubblica Ceca) ha illustrato le esigenze dei docenti alle prime esperienze, emerse in particolare dai gruppi di discussione e dalle interviste condotte dal team. Dopo aver analizzato questi bisogni, Salvador Banderas, direttore della Tecnologia Educativa e Traduzione di FUNIBER, ha presentato la piattaforma DigitalTA e spiegato come lo strumento sia stato sviluppato negli ultimi 36 mesi. Per conto del CFIE di Segovia (Spagna), María Fuentes ha parlato del processo di mentoring all’interno della piattaforma. Infine, Lisa Van Streydonck (Artesis Plantijn University of Applied Sciences, Belgio) e Izabela Krzak-Borkowska (Swiętokrzyskie Centrum Doskonalenia Nauczycieli, Polonia) hanno fornito al pubblico una visione chiara del feedback ricevuto dagli utenti.

La conferenza di martedì si è concentrata sui risultati del progetto e sugli impatti inattesi che hanno superato le previsioni: 271 istituzioni educative coinvolte durante la fase pilota e 428 istituzioni raggiunte durante l’attuazione del progetto (di cui 17 pubbliche); 9 articoli pubblicati; 11 conferenze internazionali e 50 eventi locali organizzati; e 17.316 partecipanti alle attività.

Il dott. Prola ha sottolineato che, in un clima di incertezza globale, il progetto rappresenta un esempio di impegno per l’educazione e la pace, da una prospettiva interculturale e all’interno della comunità docente. La partecipazione di professionisti dell’educazione, insegnanti della scuola primaria e secondaria, mentori e anche studenti di scienze dell’educazione ha permesso di costruire una comunità di apprendimento dialogante e tollerante, che ha portato alla definizione di un modello comune tra i Paesi europei, alla base della piattaforma virtuale sviluppata.

«La principale risorsa per imparare l’insegnamento è lo stesso insegnante», ha sottolineato Prola. Dopo 36 mesi di lavoro, il progetto si conclude con uno spazio digitale dedicato alla transizione docente, che ospita una comunità di apprendimento composta da 1.175 utenti internazionali e consente, a partire dalla vulnerabilità dei partecipanti, interazioni orientate all’apprendimento, con un’attenzione particolare alla corresponsabilità degli utenti.

Le persone interessate al progetto DigitalTA possono ottenere maggiori informazioni attraverso il sito web dedicato.

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