Il dottor Daniel Gavilanes Aray, direttore del Centro Tecnologico della Fundación Universitaria Iberoamericana (Fondazione Universitaria Iberoamericana, FUNIBER), partecipa a uno studio che propone un modello di autenticazione delle identità basato sui ruoli per garantire la protezione dei dati dei pazienti in ambiente medico.
L’Internet delle cose (IoT) ha rivoluzionato la connettività integrando dispositivi fisici geograficamente dispersi in una vasta rete. Questo facilita applicazioni come case intelligenti, sorveglianza a distanza, città intelligenti e sistemi sanitari avanzati. Si prevede che entro il 2025 il numero di dispositivi IoT raggiungerà i 41,6 miliardi in tutto il mondo, con una crescita esponenziale nei prossimi anni.
Un’importante applicazione dell’IoT è l’Internet of Medical Things (IoMT), che collega dispositivi e applicazioni mediche al sistema sanitario attraverso la rete IoT. I pazienti affetti da patologie cardiache, renali, neurologiche e croniche sono monitorati da sensori che utilizzano tecnologie come ZigBee, WiFi e RFID. Questi dispositivi raccolgono dati vitali, fornendo un monitoraggio in tempo reale e alleggerendo il carico del personale medico.
I sensori indossabili sono essenziali per i pazienti affetti da malattie croniche e generano grandi volumi di dati utili per la ricerca in diverse aree mediche. Questi dati possono essere archiviati nel cloud, come Amazon Web Services, per essere analizzati e distribuiti. Il cloud computing è fondamentale per i sistemi sanitari IoMT, in quanto consente una gestione efficiente delle cartelle cliniche e dei servizi.
Sicurezza e privacy dell’IoMT
Nonostante i vantaggi, i dispositivi IoMT presentano problemi di sicurezza. I malintenzionati possono attaccare la rete attraverso i sensori e compromettere l’integrità dei dati dei pazienti. La tecnologia Blockchain è emersa come soluzione per proteggere questi dati sensibili, garantendone la privacy e la sicurezza. Consente inoltre l’archiviazione sicura dei dati in un libro mastro distribuito e il suo utilizzo si estende a settori quali la medicina, i trasporti e l’agricoltura.
Tuttavia, la gestione dell’accesso ai dati medici rimane complessa. Il personale medico può avere bisogno di diversi livelli di accesso, il che richiede un sistema di autenticazione e autorizzazione efficiente. A tal fine, lo studio propone un approccio basato sui ruoli per autenticare gli utenti medici con i dispositivi IoMT, riducendo il carico amministrativo e garantendo che solo gli utenti autorizzati accedano ai dati necessari.
Principali risultati dello studio
Per convalidare l’efficacia del modello, i ricercatori hanno effettuato simulazioni sulla blockchain Infura utilizzando Solidity e Python. I risultati hanno dimostrato che questo modello implementa con successo l’autorizzazione basata sui ruoli e l’autenticazione multi-entità. Il proprietario dei dati medici ha il pieno controllo dei diritti di accesso e può concedere o revocare l’accesso in qualsiasi momento. Ciò garantisce la privacy e la sicurezza dei dati dei pazienti, facilitando al contempo un accesso rapido e semplice ai dati necessari per le cure mediche.
Rispetto ai sistemi blockchain esistenti che mancano di queste caratteristiche, il modello presenta una latenza minima, garantendo un accesso efficiente e sicuro ai dati medici. Questo modello offre una soluzione promettente per l’autenticazione degli utenti medici basata su ruoli per i dispositivi IoMT con l’aiuto della blockchain. Sfruttando questa tecnologia, il modello migliora la privacy dei dati, la sicurezza e il controllo degli accessi nel sistema sanitario.
In conclusione, questa ricerca contribuisce agli sforzi in corso per sfruttare il potenziale dei dispositivi IoT nell’ottimizzazione dei servizi sanitari, affrontando al contempo le complesse sfide di sicurezza associate all’accesso ai dati e alla privacy.
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