Ildottor Santos Gracia Villar, presidente della Fundación Universitaria Iberoamericana (Fondazione Universitaria Iberoamericana, FUNIBER), partecipa a uno studio che sviluppa fenotipi clinici basati sui segni vitali e sui biomarcatori di pazienti con malattie acute potenzialmente letali, al fine di facilitare la stratificazione del rischio nelle cure pre-ospedaliere.
I servizi medici di emergenza (EMS) svolgono un ruolo cruciale nella gestione delle malattie acute che mettono a rischio la vita dei pazienti. I medici del pronto soccorso devono prendere decisioni rapide e accurate in situazioni critiche e dinamiche. Tuttavia, identificare rapidamente i pazienti ad alto rischio è una sfida nell’assistenza pre-ospedaliera. Per questo motivo, si stanno implementando strategie per migliorare il riconoscimento tempestivo di questi pazienti, come l’uso di punteggi, biomarcatori, esami del sangue, modelli di rischio, fenotipi, tra gli altri.
L’analisi del sangue sul luogo dell’incidente è una delle strategie più efficaci per rilevare condizioni nascoste ad alto rischio in pazienti che non hanno una malattia acuta e ovviamente pericolosa per la vita. Aiuta a rilevare condizioni come squilibri elettrolitici, malattie metaboliche ed endocrine, insufficienza respiratoria, anemia o insufficienza renale. I test point-of-care (POCT) sono utilizzati per ottenere risultati rapidi di analisi del sangue, livelli di gas nel sangue venoso o arterioso, profilo renale, glucosio, emoglobina, tra gli altri. I POCT sono solitamente disponibili solo in ospedale, ma ora aiutano anche a supportare il processo decisionale sulla scena di un incidente.
Nell’assistenza critica pre-ospedaliera, i punteggi di allarme precoce, le scale di rischio e i modelli predittivi sono spesso utilizzati per individuare le malattie dipendenti dal tempo e le loro prognosi a breve e lungo termine. Inoltre, l’uso di fenotipi negli ospedali per identificare specifiche condizioni fisiopatologiche è sempre più comune. Per fenotipo si intende l’insieme delle caratteristiche morfologiche e fisiologiche osservabili di una persona, il cui studio è essenziale per comprendere i diversi modi in cui una malattia può presentarsi. Tuttavia, gli studi e le ricerche sul suo utilizzo nell’assistenza pre-ospedaliera sono molto scarsi.
In questo contesto, lo scopo dello studio è stato quello di sviluppare fenotipi clinici basati sui segni vitali e sui biomarcatori raccolti dai medici del pronto soccorso durante le prime cure di emergenza in pazienti con malattie acute pericolose per la vita. L’analisi si è basata sui dati di 7909 pazienti maschi e femmine di età compresa tra 51 e 80 anni.
Utilizzando l’apprendimento automatico non supervisionato, sono stati identificati tre fenotipi clinici distinti, denominati alfa, beta e gamma, associati a diversi livelli di gravità della malattia. Il fenotipo alfa è caratterizzato da gravi patologie cardiache e altre condizioni associate a un’elevata morbilità e mortalità a breve e lungo termine. Inoltre, i pazienti con queste condizioni mostrano una marcata dipendenza da interventi di mantenimento in vita sul posto. Le condizioni del fenotipo beta erano altamente eterogenee. I pazienti erano caratterizzati da un miglioramento dell’equilibrio acido-base, un aumento dell’ossigenazione del sangue, una lieve iperlattacidemia e una lieve iperglicemia. Infine, il fenotipo gamma comprendeva malattie a priori meno gravi o condizioni non specifiche; i pazienti presentavano risultati all’interno degli intervalli considerati normali.
La fenotipizzazione, ossia la classificazione dei pazienti in gruppi diversi sulla base di caratteristiche cliniche e biomarcatori, sta diventando sempre più comune nella pratica clinica. Questa metodologia è già utilizzata in malattie come la sepsi, la broncopneumopatia cronica ostruttiva e l’insufficienza cardiaca. Tuttavia, la sua applicazione in ambito pre-ospedaliero è ancora agli inizi. Si raccomandano pertanto ulteriori ricerche, poiché questa metodologia ha importanti implicazioni per il triage di emergenza e l’assistenza critica pre-ospedaliera.
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