Il dottor Maurizio Battino, direttore della Fundación Universitaria Iberoamericana (Fondazione Universitaria Iberoamericana, FUNIBER) in Italia, ha condotto uno studio che esplora l’uso della tecnologia Organ-on-Chip (organi su chip) come strumento innovativo per migliorare la ricerca nel campo della nutrizione nell’ambito dell’approccio One Health.
La ricerca nel campo della nutrizione ha tradizionalmente fatto affidamento su modelli animali per valutare gli effetti dei nutrienti e dei composti bioattivi sulla salute umana. Tuttavia, le differenze fisiologiche e metaboliche tra le specie hanno limitato l’applicabilità di questi risultati all’uomo. Inoltre, le preoccupazioni etiche e la necessità di metodi più precisi hanno spinto alla ricerca di alternative più rappresentative.
L’approccio One Health cerca una visione olistica della nutrizione, riconoscendo l’interconnessione tra salute umana, animale e ambientale. In questo contesto, la tecnologia Organ-on-Chip emerge come una soluzione promettente. Queste piattaforme microfisiologiche replicano la microarchitettura e le funzioni degli organi umani, fornendo un ambiente più accurato per studiare le risposte nutrizionali. A differenza dei modelli animali, gli Organ-o-Chip possono incorporare cellule umane e ricreare interazioni complesse tra diversi tipi di cellule, offrendo dati più rilevanti e trasferibili.
Lo studio evidenzia la capacità dei sistemi Organ-on-Chip di simulare la fisiologia umana, consentendo una valutazione più accurata di come i nutrienti e i composti bioattivi influenzano la salute. Per valutare l’efficacia di questa tecnologia nella ricerca nutrizionale, i ricercatori hanno sviluppato un modello di intestino umano su chip. Questo modello includeva cellule epiteliali intestinali umane coltivate in un microcanale che imita il flusso sanguigno e le condizioni meccaniche dell’intestino. Il modello è stato esposto a diversi nutrienti e composti bioattivi per osservare le risposte cellulari e molecolari.
I risultati hanno dimostrato che il modello di intestino su chip ha replicato con successo le risposte fisiologiche osservate negli esseri umani, compreso l’assorbimento dei nutrienti e la risposta infiammatoria. Inoltre, ha permesso di identificare effetti specifici di alcuni composti bioattivi che non erano stati rilevati nei modelli animali, sottolineando l’importanza e la precisione degli Organ-on-Chip nella ricerca nutrizionale.
Le implicazioni di questo studio sono significative. L’uso di questa tecnologia nella ricerca nutrizionale può migliorare la precisione degli studi, ridurre la dipendenza dai modelli animali e accelerare lo sviluppo di interventi dietetici personalizzati. Inoltre, allineandosi con l’approccio One Health, gli Organ-on-Chip offrono uno strumento prezioso per affrontare le sfide globali in materia di salute e nutrizione.
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