Il ricercatore di FUNIBER propone un nuovo approccio per la diagnosi e la prognosi dei dispositivi IoT

Il ricercatore di FUNIBER propone un nuovo approccio per la diagnosi e la prognosi dei dispositivi IoT

Il dottor Eduardo García Villena, coordinatore dell’Area Ambiente e Sostenibilità della Fundación Universitaria Iberoamericana (Fondazione Universitaria Iberoamericana, FUNIBER), partecipa a uno studio che ha sviluppato un approccio rivoluzionario che combina tecniche di intelligenza artificiale (IA) con dati di telemetria per ottimizzare la diagnosi e la prognosi dei dispositivi intelligenti.

In un mondo sempre più interconnesso, i dispositivi dell’Internet delle cose (IoT) hanno trasformato il modo in cui si interagisce con la tecnologia, dagli elettrodomestici intelligenti ai sistemi industriali avanzati. Tuttavia, la crescita esponenziale di questi dispositivi pone una sfida cruciale: come garantire la loro efficienza, affidabilità e manutenzione proattiva? A tal fine, lo studio propone un approccio innovativo che combina dati di telemetria e tecniche di intelligenza artificiale (IA), come il concatenamento avanti e indietro, per affrontare queste esigenze.

Queste tecniche, tradizionalmente impiegate nei sistemi esperti, consentono di affrontare i problemi da due prospettive complementari: mentre il concatenamento avanti prevede i problemi a partire da dati noti, il concatenamento indietro identifica le cause a partire dai risultati osservati. Integrandole con i dati telemetrici, che raccolgono informazioni chiave sullo stato dei dispositivi, lo studio propone un sistema che non solo rileva le anomalie in tempo reale, ma anticipa anche i guasti futuri, riducendo al minimo i tempi di inattività e ottimizzando l’efficienza operativa. Questo è fondamentale in settori come l’automazione industriale, la gestione delle infrastrutture e l’assistenza sanitaria.

Un duplice approccio alla manutenzione predittiva

Il motore di diagnostica e previsione sviluppato in questo studio ha dimostrato di essere in grado di identificare in tempo reale problemi critici nei dispositivi IoT, come fluttuazioni di temperatura e pressione. Inoltre, la sua capacità predittiva ha permesso di anticipare possibili guasti prima che si verificassero, il che è essenziale per implementare strategie di manutenzione preventiva. Ad esempio, il sistema ha generato avvisi di “alta temperatura” e “basso pressione” basati sia su dati attuali che su proiezioni future, facilitando così il processo decisionale proattivo per evitare interruzioni operative.

Questo duplice approccio rappresenta un vantaggio significativo rispetto ai metodi tradizionali, che di solito si concentrano solo sulla diagnosi o sulla previsione. Combinando entrambe le capacità, il sistema proposto offre un monitoraggio completo che non solo rileva i problemi esistenti, ma prevede anche i rischi potenziali, ottimizzando i piani di manutenzione e riducendo i costi associati a guasti imprevisti.

Implicazioni finali

In prospettiva futura, lo studio propone diverse linee di lavoro, tra cui l’integrazione di algoritmi di apprendimento automatico per integrare le tecniche basate su regole, lo sviluppo di sistemi di autoapprendimento che si adattino a contesti mutevoli e la realizzazione di esperimenti in condizioni più diverse per valutare la robustezza del metodo. Queste iniziative potrebbero non solo migliorare la precisione e l’efficienza del sistema, ma anche ampliarne l’applicabilità a una gamma più ampia di dispositivi e scenari operativi.

La combinazione di intelligenza artificiale e dati telemetrici apre nuove possibilità per la diagnosi e la previsione dei dispositivi IoT, offrendo un approccio proattivo che promette di trasformare le strategie di manutenzione in questo settore. Anche se ci sono ancora sfide da superare, i risultati di questo studio sottolineano il potenziale di queste tecnologie per garantire l’affidabilità e la longevità dei dispositivi IoT, segnando un passo importante verso un futuro più efficiente e interconnesso.

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