Qualche settimana fa abbiamo avuto il privilegio di intervistare la dott.ssa Martina Rabbolini, biologa nutrizionista e campionessa di nuoto e studentessa FUNIBER per il Master in Nutrizione e Dietetica Applicata allo Sport con l’Università Politecnica delle Marche.
Milanese, classe 1998, Martina Rabbolini è una giovane nuotatrice che non si arrende mai davanti alle difficoltà, dotata di una tenacia e un’intraprendenza che le hanno consentito di centrare tanti obiettivi.
Martina debutta ufficialmente nel nuoto paralimpico nel 2011, partecipando a 13 anni ai campionati giovanili organizzati dalla Federazione Italiana Nuoto Paralimpico (FINP).
Nel 2014, a soli 16 anni, esordisce in nazionale agli Europei di Eindhoven.
Le sue specialità sono i 100m dorso, i 50m, 100m, 400m stile libero, i 100m rana e i 200m misti.
L’esordio alle Paralimpiadi arriva con Rio 2016 e da lì non manca nessuno dei successivi appuntamenti paralimpici, partecipando sia ai Giochi di Tokyo 2020, dove batte il record italiano nei 100 rano, sia a quelli di Parigi 2024, senza tralasciare gli ottimi piazzamenti anche nei vari campionati mondiali ed europei.
Una ragazza avvezza alla fatica, Martina, non solo per la disciplina che pratica, ma anche per l’impegno che ha dimostrato e continua a dimostrare nello studio.
Dopo il diploma di liceo linguistico, consegue la laurea triennale in Scienze e Tecnologie Alimentari per poi proseguire la carriera universitaria con una laurea magistrale in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana.
La decisione di perfezionare il suo percorso di biologa nutrizionista la porta infine ad iscriversi al nostro Master in Nutrizione e Dietetica Applicata allo Sport ed è proprio in occasione della discussione della tesi di master, che abbiamo avuto il piacere di incontrarla.
Come prima cosa, chiediamo alla dott.ssa Rabbolini, come valuta l’esperienza appena conclusa con il Master in Nutrizione e Dietetica Applicata allo Sport?
Posso dire che è stata un’esperienza molto positiva. Il Master rappresentava un traguardo che desideravo raggiungere da tempo, e il fatto di averlo completato nell’anno successivo alle Paralimpiadi lo rende ancora più speciale. Ho iniziato il percorso un mese prima di entrare nel vivo della preparazione per Parigi, quindi, in un certo senso, mi ha accompagnato anche durante quella fase in Francia. È stato un traguardo significativo, e sono davvero soddisfatta del risultato. La discussione della tesi è andata benissimo, e l’intero percorso mi ha arricchita molto. Ho imparato tanto e ho ricevuto numerosi spunti di riflessione.
Come pensa di integrare le conoscenze apprese con il master sia a livello professionale sia a livello sportivo, come atleta?
“In realtà le sto già applicando, perché comunque la tesi di Master l’ho fatta su dei casi clinici e proprio sulla gestione dei nuotatori d’elite dal punto di vista nutrizionale. Quindi, avendo fatto il Master mentre seguivo questi ragazzi e allo stesso tempo me stessa, mi ha aiutato per comprendere effettivamente l’importanza di un approccio personalizzato e mirato per lo sport ma anche per l’individuo”.
Come pensa di integrare le conoscenze apprese con il Master, sia a livello professionale che sportivo come atleta, in relazione agli argomenti trattati nella sua tesi, “Oltre il podio: nutrizione, integrazione, importanza della vitamina D, dieta vegana e vegetariana, la gestione della malnutrizione e della triade dell’atleta donna nel nuoto d’Elite”?
“In realtà, le sto già applicando. La mia tesi di Master si concentrava proprio sulla gestione nutrizionale dei nuotatori d’élite, con un focus su casi clinici specifici. Durante il Master, ho avuto modo di seguire questi ragazzi e, allo stesso tempo, di applicare i concetti anche su me stessa, il che mi ha permesso di comprendere meglio l’importanza di un approccio personalizzato e mirato, non solo per l’atleta, ma anche per l’individuo”.
Quindi il Master ha avuto un impatto anche per lei stessa? E si ricorda perché ha scelto proprio questo Master?
“Sì, sicuramente ha avuto un grande impatto su di me. Già da tempo cercavo un master in nutrizione sportiva, e, facendo ricerche online, sono venuta a conoscenza dell’Università Politecnica delle Marche. Leggendo l’offerta formativa, mi è sembrata perfettamente in linea con le mie esigenze e aspettative”.
Durante lo studio ha avuto modo di chiedere il supporto del tutor? Se sì, com’è andata?
“Sì, ho avuto la possibilità di contattare il tutor e devo dire che è stato sempre molto gentile e disponibile. Mi ha supportato durante tutto il percorso, incluso nella stesura dell’elaborato. Posso dire che il supporto ricevuto è stato ottimale. Mi sono sentita accompagnata e ben supportata, il che ha reso l’intero percorso molto positivo”.
Ci sono stati alcuni momenti di difficoltà per alcuni moduli, per alcune parti del master?
“Sì, sicuramente. Il mio tallone d’Achille è stato un po’ la biochimica, quindi ho avuto qualche difficoltà con quei moduli. Tuttavia, alla fine è andata bene: con l’impegno e la determinazione, si riesce a raggiungere qualsiasi obiettivo”.
Quali sono i suoi prossimi progetti, sia a livello sportivo che professionale, ora che ha completato il Master e ottenuto questo nuovo titolo?
“Dal punto di vista sportivo, ho deciso di proseguire la mia carriera, con l’obiettivo di partecipare alla quarta Paralimpiade, cercando di combinare tutto al meglio. Professionalmente, invece, voglio ampliare la mia cerchia di pazienti, con un focus particolare su ragazzi e adolescenti sportivi. Vorrei offrire loro un supporto nutrizionale, ma anche un rapporto di fiducia, quasi amicale, perché credo che il legame tra nutrizionista e paziente debba essere prima di tutto umano”.
Per maggiori informazioni sul Master in Nutrizione e Dietetica Applicata allo Sport, è possibile visitare la pagina web ufficiale, scrivere all’indirizzo univpm@funiber.org oppure chiamare lo 071 220 4160.