Il 13 giugno, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Trieste, è stato presentato il XXVI Rapporto AlmaLaurea sul Profilo e sulla Condizione Occupazionale dei laureati degli atenei italiani.
È stato reso noto il Rapporto 2024 del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea sul profilo delle laureate e dei laureati che ha analizzato le performance formative e la condizione occupazionale di 78 Atenei. Dall’indagine risulta in crescita il numero degli studenti che hanno maturato esperienze di studio all’estero riconosciute dal corso di laurea, così come aumentano i contratti a tempo indeterminato, mentre i laureati si dimostrano più selettivi nella ricerca di occupazione che deve essere adeguatamente retribuita e coerente con il proprio percorso formativo.
Il Rapporto restituisce ottimi risultati per le università italiane che collaborano con la Fondazione Universitaria Iberoamericana FUNIBER nell’erogazione di corsi e master offerti in modalità online con Campus Virtuale.
Per quanto riguarda l’Università Politecnica delle Marche, tra i laureati di secondo livello intervistati a un anno dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione è pari all’86,1% contro una media nazionale del 75,7% e cresce fino al 92,4% per gli intervistati a cinque anni dal conseguimento del titolo contro l’88,2% della media nazionale. Gli occupati a 5 anni dalla laurea assunti con contratto a tempo indeterminato sono il 56,6%, mentre gli occupati con un contratto a tempo determinato sono l’8%. Svolge un’attività in proprio il 17,1%. Il lavoro part-time coinvolge il 4,3% degli occupati. Le retribuzioni arrivano in media a 1.866 euro mensili netti.
“È un buon risultato che, da una parte, ci gratifica del lavoro svolto fin qui ma, d’altra parte, ci spinge anche a migliorare affinché l’Università rifletta in modo sempre maggiore sul suo ruolo nel contesto socio-economico – commenta il rettore Prof. Gian Luca Gregori –. L’Ateneo può essere uno strumento sempre più efficace per i nostri giovani e le nostre giovani, uno strumento funzionale che riesca a creare l’incontro di bisogni e prospettive diverse, fra chi cerca e chi offre lavoro.”
Ma se UnivPM si attesta quindi tra i migliori Atenei per tasso di occupazione in Italia, il dato è record per l’Università degli Studi di Pavia, con il 92% dei laureati soddisfatti rispetto a ciclo di studi e corpo docente, e un tasso di occupazione a un anno dalla laurea vicino all’80% che raggiunge il 90,3% per i laureati magistrali dopo 5 anni dal titolo. Superiore in questo caso anche la retribuzione mensile media netta: 1.843 euro per UniPv rispetto al dato nazionale di 1.768 euro. La formazione universitaria acquisita viene ritenuta dal 79,8% dei laureati di UniPv efficace ai fini dell’attività lavorativa svolta, un dato superiore a quello nazionale, sia a 1 anno che a 5 anni dalla laurea.
Non c’è disparità di genere nel livello occupazionale dei laureati magistrali (LM) di UniPv, sia uomini che donne hanno un livello occupazionale pari al 79,4% a un anno dalla laurea. Questo dato va confrontato con una differenza di circa il 7% fra il livello occupazionale di uomini (80,5%) e donne (73,6%) a livello nazionale a un anno dalla laurea.
È possibile consultare tutti i risultati del Rapporto AlmaLaurea nella pagina ufficiale e guardare il video integrale dell’evento.
Per conoscere i corsi offerti da Università Politecnica delle Marche e Università degli Studi di Pavia in collaborazione con FUNIBER, potete visitare la pagina master.funiber.it.