Studio del prof. Battino sui progressi della ricerca riguardanti le cellule staminali del cancro

Studio del prof. Battino sui progressi della ricerca riguardanti le cellule staminali del cancro

Uno studio del prof. Maurizio Battino, direttore di FUNIBER Italia, condotto in collaborazione con un team di ricercatori nel 2021, affronta i vari metodi utilizzati per l’identificazione e l’isolamento delle cellule staminali del cancro (CSC).

Decifrare il funzionamento delle cellule tumorali, soprattutto quelle che causano la resistenza ai trattamenti e la capacità di diffondersi in tutto il corpo, avrebbe un grande impatto sulla salute. Queste cellule sono note come cellule staminali del cancro e hanno proprietà impressionanti, come rigenerare le masse tumorali, resistere ai trattamenti convenzionali e promuovere le metastasi. Sono state scoperte da Bonnet e Dick nel 1997 e da allora i ricercatori di tutto il mondo cercano di svelare i segreti delle CSC e di sviluppare nuove strategie per combattere questa malattia devastante.

I trattamenti convenzionali contro il cancro, come la chemioterapia e le radiazioni, attaccano il tumore, ma lasciano intatte queste cellule resistenti. Per studiare gli effetti di molecole e composti naturali o sintetici in grado di colpire queste CSC, il primo passo è stato quello di identificarle e isolarle. Da qui sono stati sviluppati diversi saggi di ricerca, suddivisi in saggi di marcatori di superficie e saggi funzionali.

I saggi sui marcatori di superficie si concentrano sulla rilevazione di specifici marcatori molecolari sulla superficie delle CSC, mentre i saggi funzionali esplorano le loro proprietà funzionali e i loro comportamenti unici. Tuttavia, i ricercatori sono andati oltre gli approcci tradizionali. Hanno sviluppato tecniche che consentono di lavorare con un sistema di coltura tridimensionale, che assomiglia all’ambiente naturale in cui si sviluppano i tumori. Facendo crescere le CSC in un ambiente tridimensionale, i ricercatori possono comprendere meglio la loro risposta ai trattamenti e le loro interazioni con le cellule vicine.

In questo contesto, lo scopo di questo studio è stato quello di fornire una panoramica sintetica dei metodi attualmente utilizzati per l’identificazione, l’isolamento e l’arricchimento delle CSC, descrivendo, ove possibile, le basi molecolari, i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna tecnica, con particolare attenzione a quelle che offrono una coltura tridimensionale.

Risultati della ricerca

Ogni metodo di studio delle CSC presenta vantaggi e svantaggi. I saggi tradizionali dei marcatori di superficie consentono di distinguere facilmente le CSC dalle altre cellule all’interno di un tumore e di analizzare le molecole specifiche che ne determinano la funzione. Tuttavia, possono semplificare eccessivamente la complessa eterogeneità delle CSC. I saggi funzionali valutano la capacità delle CSC di manipolare il loro ambiente e di generare la formazione del tumore, ma possono essere tecnicamente impegnativi e non riescono a cogliere tutte le sfumature del comportamento delle CSC. I sistemi di coltura tridimensionali presentano un microambiente tumorale più accurato, una maggiore rilevanza fisiologica e la possibilità di testare nuovi farmaci, ma richiedono attrezzature specializzate e procedure approfondite per riprodurre l’equilibrio del microambiente tumorale.

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