L’aula magna dell’Università Europea dell’Atlantico (UNEATLANTICO) si è vestita a festa giovedì scorso quando si è vista gremita di pubblico, tra autorità, rappresentanti delle istituzioni e della comunità cantabrica, studenti e loro familiari.
Con un entusiasmo palpabile, tutti si sono riuniti per assistere a un nuovo recital della “Passione di Falla”, magistralmente presentato dal virtuoso pianista José Luis Nieto nell’ambito dei festeggiamenti per il decimo anniversario dell’istituzione.
José Luis Nieto, rinomato pianista con una vasta carriera internazionale, ha affascinato il pubblico per più di un’ora con il suo recital intitolato “Pasión de Falla”, una presentazione che ha fuso diversi brani musicali dell’illustre compositore spagnolo Manuel de Falla, tra cui “Il cappello a tre punte”, “L’amore stregone” e “Fantasía bética”.
Inoltre, Nieto ha conquistato il pubblico con il suo carisma e il suo modo di avvicinarsi agli spettatori, dimostrando non solo virtuosismo al pianoforte, ma anche una notevole capacità di interazione durante il concerto. Questo legame si è tradotto in ovazioni effusive durante tutta la serata. Al termine dell’evento, il musicista si è intrattenuto a firmare dischi e libri, consolidando così una chiusura indimenticabile della serata.
I prolegomeni
I partecipanti sono arrivati ininterrottamente fino ad oltre le sette di sera, quando è iniziato l’evento. L’evento è stato aperto da Pablo Puente, coordinatore dell’Ufficio di Comunicazione, che ha introdotto la celebrazione. Inizialmente è stato presentato un emozionante video commemorativo sul decimo anniversario, in cui il personale dell’università ha fatto da guida alle tappe più importanti dei primi dieci anni dell’istituzione.
Il video si è concluso con la testimonianza di Alicia Bustamante, respnsabile di UNEATLANTICO, che ha affermato che “pur esistendo da dieci anni, abbiamo ancora molte sfide davanti a noi e non ci fermiamo, non rallentiamo il nostro ritmo per continuare a essere l’università di cui i nostri studenti hanno bisogno per diventare i professionisti del futuro”.
Il rettore dell’università, Rubén Calderón, ha poi preso la parola e ha riconosciuto che “in un decennio abbiamo lasciato un segno significativo, sia dal punto di vista economico che accademico. Abbiamo implementato 16 corsi di laurea, 17 di master’s degree, due corsi di dottorato, progetti di ricerca, trasferimento di conoscenze e varie attività post-laurea.
Calderón ha inoltre affermato che “tutto questo non sarebbe stato possibile senza gli sforzi congiunti del team e delle aziende coinvolte nella costruzione del campus, degli impianti sportivi e delle residenze, che sono tutte cantabriche”. Ha poi ringraziato la continua collaborazione delle aziende che partecipano attivamente con l’università in progetti di ricerca, trasferimento di conoscenze e programmi di stage curriculari”.
Infine, il Rettore ha espresso un ringraziamento speciale a FUNIBER, l’ente che, fin dall’inizio, ha immaginato la possibilità di istituire una nuova università. “Con una presenza in 40 Paesi, dobbiamo alla Fondazione il fatto che la nostra università esiste.