In uno studio condotto nel 2022, il direttore di FUNIBER Italia, Maurizio Battino, insieme ad altri ricercatori, ha sintetizzato il profilo nutrizionale/fitochimico degli insetti commestibili e i principali problemi di sicurezza ad essi legato per sensibilizzare al loro consumo.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura ha stimato che entro il 2050 la popolazione mondiale salirà a 9 miliardi di abitanti. Per sfamare questo numero di persone, è essenziale raddoppiare l’attuale produzione alimentare. Tuttavia, la terra fertile è scarsa e l’espansione dell’area dedicata all’agricoltura non è un’alternativa sostenibile.
Inoltre, in diverse regioni, la produzione alimentare ha dovuto affrontare gravi difficoltà a causa dell’eccessivo sfruttamento degli oceani, dei cambiamenti climatici e della scarsità d’acqua. Di conseguenza, quasi un miliardo di persone soffre di fame cronica in tutto il mondo. In questo contesto, è necessario riconsiderare le abitudini alimentari, trovare soluzioni per ridurre al minimo gli sprechi alimentari e incoraggiare lo sviluppo di fonti alimentari alternative.
Il consumo di insetti è una pratica alimentare che risale alla preistoria e che oggi potrebbe rappresentare un’alternativa. Tuttavia, se ne sa poco al riguardo.
Per questo motivo, il prof. Battino ha collaborato a una ricerca che ha sintetizzato e aggiornato le conoscenze sulla composizione nutrizionale e fitochimica delle principali specie di insetti commestibili. Nello studio, inoltre, sono stati trattati i rischi biologici, tossicologici e allergenici legati al loro consumo, sottolineando i principali benefici e svantaggi di questa fonte alimentare.
Risultati della ricerca
Negli ultimi anni, l’interesse per gli insetti commestibili come fonte di cibo è aumentato in varie parti del mondo. Tuttavia, l’accettazione del consumo di insetti rimane difficile, a causa di vari aspetti culturali e di problemi di sicurezza. La maggior parte delle persone considera gli insetti disgustosi e li associa a paesi poveri e a pratiche primitive.
Un altro ostacolo è rappresentato dalla conoscenza limitata dei rischi per la salute legati al consumo di insetti. Tuttavia, questa ricerca ha rilevato che gli insetti commestibili allevati sono fonti di energia, macronutrienti come proteine, aminoacidi e grassi, nonché micronutrienti tra cui minerali e vitamine come B1, B2, B6, B12, C, D, K ed E.
Infine, è possibile saperne di più su questo affascinante studio, cliccando qui.
Per leggere notizie su altre ricerche, consulta l’archivio di UNEATLANTICO. La Fondazione Universitaria Iberoamericana (FUNIBER) offre diversi programmi di studio come il Master in Nutrizione e Dietetica di II livello con la Università Politecnica delle Marche.