La Fondazione Universitaria Iberoamericana e la sua rete di università presente in tre continenti creano la Cattedra FUNIBER di Studi Iberoamericani e Iberofonia, la prima nel suo genere ad occuparsi di studiare la parte di mondo di lingua ispano-lusitana tra America, Europa, Africa, Asia e Oceania.
La proposta del Patronato della Fondazione Universitaria Iberoamericana ha visto la collaborazione dei Consigli di Rettorato di Universidad Europea del Atlántico-UNEATLÁNTICO (Santander, Spagna), Universidad Internacional Iberoamericana-UNINI (Campeche, Messico), Universidad Internacional Iberoamericana-UNIB (Arecibo, Porto Rico), Fundación Universitaria Internacional de Colombia-UNINCOL (Colombia) e Universidade Internacional do Cuanza (Cuito, Angola), le quali, il 22 febbraio scorso, hanno dato vita congiuntamente alla Cattedra FUNIBER di Studi Iberoamericani e Iberofonia, la cui direzione è stata affidata al Dr. Frigdiano Álvaro Durántez Prados, professore membro del corpo docente della Universidad Europea del Atlántico. L’Atto costitutivo della Cattedra ne stabilisce le basi, le linee di studio e di lavoro, nonché le azioni e i programmi accademici previsti nell’ambito di tale iniziativa.
La condizione dello spagnolo e del portoghese come uniche grandi lingue internazionali reciprocamente comprensibili, in linea generale, è alla base del cosiddetto Spazio della Iberofonia, corrispondente per gran parte all’insieme della Comunità Iberoamericana delle Nazioni e della Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese. Si tratta di una comunità internazionale che nel 2022 ‒ anno in cui si festeggia il V Centenario del Primo Giro del Mondo e l’inizio della prima globalizzazione ‒ conta più di 800 milioni di persone e una trentina di paesi di tutti i continenti — America, Africa, Europa, Asia e Oceania —, rappresentando il primo spazio linguistico del mondo e la quinta parte della superficie del pianeta, nonché la decima in termini demografici.
Negli ultimi anni sono stati fatti passi concreti e verificabili nel suo processo di articolazione, fattore questo che contribuirà a dare maggiore visibililtà e influenza internazionale ai paesi iberofoni, a promuovere la cooperazione orizzontale, a fare da ponte tra gli stati dei diversi continenti, favorendo in questo modo il benessere di ogni singola società, e a equilibrare in termini geoculturali ‒ anchce a beneficio della maggior diversità culturale e linguistica di tutta la Comunità Internazionale ‒ alcuni aspetti e cosmovisioni omogeneizzatrici della globalizzazione in corso.
Ciononostante, pur considerando tutti i fattori precedenti, si è constatato che l’articolazione dello Spazio dell’Iberofonia ha potuto fare professi fino ad oggi grazie essenzialmente alla logica e l’inerzia derivate dalle affinità e dagli elementi obiettivi che lo supportano, oltre che a sforzi individuali e di entità che hanno dato valore a tali elementi e che hanno pianificato ed eseguito azioni specifiche a favore di tale articolazione multinazionale. Lo Spazio dell’Iberofonia, quindi, si è poco a poco costruito ‒ per la maggior parte e fino a tempi recenti ‒ senza un disegno e un impulso ufficialmente strutturati o predefiniti grazie a una maggior visione geopolitica e collaborativa.
L’implicazione e l’apporto dell’Università in particolare, e della società civile in generale, risultano pertanto fondamentali. La proposta della Fondazione Universitaria Iberoamericana di costituire, con l’accordo e la partecipazione diretta della sua stessa rete di università in America, Europa e Africa, la prima Cattedra mondiale di studi paniberici e di iberofonia ‒ la Cattedra FUNIBER di Studi Iberoamericani e di Iberofonia ‒, dal carattere interdisciplinare, interuniversitario e intercontinentale, rappresenta quindi una decisione strategica e storica che ha come obiettivo finale quello di favorire il progresso di tutti i popoli e i paesi di lingua spagnola e portoghese nel mondo, con ripercussioni positive a beneficio della Comunità Internazionale nel suo insieme.
La nuova Cattedra sarà composta da esperti provenienti da diversi paesi e specialità, e abbraccerà varie linee di studio e di lavoro, tra cui Geopolitica e Relazioni Internazionali, Storia, Filologia, Cultura, Arte e Pensiero, Economia e Cooperazione Tecnica e Internazionale per lo Sviluppo, Scienza, Tecnologia e Ambiente, per citare alcuni ambiti della conoscenza. Per portare a termine i propri scopi, disegnerà e realizzerà corsi e programmi accademici nell’ambito dell’educazione superiore, promuovendo seminari di ricerca e di analisi, incontri e dibattiti, pubblicazioni, conferenze, ecc., e stabilendo allo stesso tempo formule di cooperazione e collaborazione con enti pubblici o privati – Amministrazioni, organismi internazionali, università, fondazioni, aziende, ecc… – che contribuiscano al raggiungimento dei suoi obiettivi.
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Crean la primera Cátedra de Estudios Iberoamericanos y de la Iberofonía (Agencia EFE)