La Fondazione Universitaria Iberoamericana (FUNIBER) ha recentemente intervistato il pianista spagnolo José Luis Nieto, il cui tour in Messico e Repubblica Domenicana previsto lo scorso anno, e patrocinato dall’Opera Culturale di FUNIBER, era stato sospeso a causa dell’inizio della pandemia da Covid-19.
L’artista ricorda come il campo della cultura sia stato fortemente colpito sul piano “economico e psicologico” in modo simile agli altri settori, ma sottolinea come la cancellazione di concerti e spettacoli abbia reso il comparto della musica particolarmente “vulnerabile”.
Il periodo di isolamento ha spinto un gran numero di musicisti ad utilizzare internet e le reti sociali per continuare ad offrire contenuti al pubblico. Tuttavia, secondo Nieto, strenuo difensore della musica dal vivo, l’esperienza non può essere vissuta allo stesso modo. “Per quanto avanzata possa essere la tecnologia, il fascino e la magia si perdono”, insiste il celebre pianista.
Con la maggiore flessibilità nelle restrizioni e il ritmo dei vaccini, Nieto si dice fiducioso di tornare sul palco per il 2022, anno per il quale sta già programmando il suo calendario a seconda della situazione particolare di ogni paese.
Il pianista suggerisce ai giovani musicisti che “la pandemia è un buon momento per fare cambiamenti nel proprio modo di gestire la carriera e per uscirne più forti” e invita a riflettere su cosa possono migliorare per adattarsi a questa “nuova normalità”.
Il suo canale YouTube, mezzo di contatto con i fans in questo periodo di assenza, tratta diversi contenuti, dalle sessioni didattiche alle interviste. La buona accoglienza lo ha incoraggiato a continuare con l’offerta di contenuti attraverso questa piattaforma audiovisiva nell’attesa di riprendere l’attività musicale per l’anno 2022.